La transizione ecologica al festival dell’economia di Trento con tutte le alternative per affrancarsi da Mosca.
Al festival dell’economia di Trento è centrale la crisi energetica e gli effetti della guerra in Ucraina e la transizione energetica. La chiave per liberarsi dalla dipendenza da Mosca è la diversificazione energetica, puntare sulle rinnovabili e aprire nuove frontiere, a partire dal nucleare di quarta generazione. Al festival si discute anche degli effetti sulle nostre economie delle sanzioni imposte contro la Russia e la fattibilità del tetto al prezzo del gas proposto da Draghi al consiglio europeo.
Anche a Trento si discute per trovare un blocco al rialzo dei prezzi dell’energia, i cui effetti stanno colpendo imprese e famiglie. Economisti, imprenditori e studiosi riuniti ad un unico tavolo per il focus su questi temi delicati che ci stanno invadendo nelle ultime settimane.
Tra gas nazionale e fonti rinnovabili
«Ogni volta che si è cercato di mettersi contro il mercato, si è ottenuto il risultato opposto. Se il price cap è troppo basso, tutto il gas andrà in Asia», dichiara Scaroni, presidente del Milan. Secondo lui l’Italia dovrebbe accelerare sulla produzione del gas nazionale per sganciarsi dalla Russia. «Mattei ha insegnato all’Italia e al mondo l’utilizzo del gas come combustibile, abbiamo una lunga tradizione nel nostro Paese. Oggi produciamo 3,5 miliardi di metri cubi di gas l’anno, arrivare a 9 miliardi non è fuori dal mondo». Per lui ciò è possibile perché “abbiamo ciò che altri come Germania o Austria, non hanno, cioè l’Eni», che fa scoperte di gas nel mondo.
C’è invece chi sostiene che bisogna abbandonare il gas naturale e i combustibili fossili per puntare sulle energie rinnovabili. “La decarbonizzazione non ce la possiamo dimenticare. Quello che succederà è che ci siamo resi conto in maniera più bruciante quanto sia importante avere una diversificazione delle fonti e una grande capacità di gestire le crisi. È fondamentale, quindi, per un paese avere l’indipendenza energetica, ma non possiamo risolverla completamente dall’interno per l’Italia» dichiara Salerno, ceo di Rina.